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Il Bias dell’Effetto Esca
Il Bias dell'Effetto Esca | Andrea Cazzola Social Media Strategist

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Viaggio nei bias congnitivi part.5

IL BIAS DELL’EFFETTO ESCA

Almeno una volta nella vita ti sarà capitato di prendere una colazione da asporto al bar. Oppure sicuramente avrai preso una bibita al cinema, in un parco divertimenti o in un ristorante di fast food. Hai mai notato che ci sono tipicamente tre opzioni: piccola, media o grande? Questo è l’esempio più comune in cui trovare il Bias dell’effetto esca.

Cosa dice il Bias dell’effetto esca: ci ritroviamo a modificare la nostra scelta tra due alternative se ne viene proposta una terza chiaramente svantaggiosa e inutile.

Un esempio di effetto esca.

Se ci hai fatto caso nei cinema la differenza tra l’opzione di un secchiello di pop-corn grande e uno medio non è molta. Al contrario sembrano quasi uguali. Questo perché viene messo in atto l’effetto esca.

Quando dobbiamo scegliere tra un secchiello piccolo da 2 euro e uno medio da 4,50 probabilmente saremo più propensi ad acquistare quello da 2 euro, spendendo il minor prezzo possibile ci togliamo comunque lo sfizio di pop-corn. Quando però viene messa in campo un’opzione poco più grande di quella da 4,50 euro ma con un prezzo più alto la nostra scelta si ridimensiona: l’opzione media non è più così “dispendiosa” anzi, sembra proprio quella più conveniente. Dato che esiste una terza scelta praticamente uguale a quella precedente ma con prezzo più alto, il secchiello medio diventa automaticamente la scelta più vantaggiosa: pagando solo 4,50 euro posso avere praticamente la stessa quantità di pop-corn del formato grande. Ecco quindi che abbiamo abboccato all’esca!

 

(Esempio ispirato dal libro: Neuromarketing e scienze cognitive di Andrea Saletti, ottima lettura!).

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